Il primo requisito per la costituzione del biodistretto è il reale interessamento del territorio all’avvio del progetto, sia per dare un rilevante impulso alla promozione partecipata e convinta dei produttori/trasformatori, esperti, cittadini e pubbliche amministrazioni, sia per evitare risentimenti e delusioni da parte degli eventuali esclusi.
Requisiti fondamentali per la costituzione
- Il Biodistretto nasce grazie ad un percorso di istituzione partecipativo che preveda la presenza di una rappresentanza significativa di aziende agricole biologiche, di trasformatori, e della società civile del territorio, che insieme alle istituzioni locali daranno vita al Comitato Promotore. La partecipazione del settore privato, nell’organo direttivo della struttura, dovrà essere prevalente rispetto al settore pubblico.
- Rappresentatività del biologico nel biodistretto. L’incidenza percentuale delle superfici certificate biologiche, sul totale delle superfici coltivate (rilevata dagli ultimi dati ufficiali disponibili) deve essere superiore di 2 punti percentuali rispetto alla media nazionale o regionale della SAU certificata (Superficie Agricola Utilizzata);
- Dimensioni minime del Biodistretto. Al fine di evitare la costituzione di Distretti aventi dimensioni eccessivamente ridotte, e garantire nel contempo, sufficiente omogeneità dal punto ambientale e socio-economico, è necessario prevedere un’aggregazione contigua del territorio di almeno 2 Comuni.
- Prevalenza dei produttori. Nel Biodistretto possono essere presenti tutte le tipologie di operatore biologico. I produttori dovranno risultare numericamente superiori rispetto agli altri operatori rappresentando almeno il 60% del totale degli operatori.
- Ruolo guida del settore privato. Il Presidente del Biodistretto dev’essere espressione del settore privato, possibilmente del comparto produttivo biologico.
- Per quanto attiene l’elevata qualità ambientale dell’area, elemento caratterizzante del distretto biologico – al fine di tutelare convenientemente la qualità intrinseca dei prodotti biologici, la conservazione della biodiversità e la tutela del patrimonio naturalistico e paesaggistico – non possono sussistere all’interno dell’area designata attività altamente inquinanti (es. inceneritori, industrie chimiche, centrali ad energia fossile, discariche di rifiuti speciali).
- Il Biodistretto aderisce alla rete dei Biodistretti AIAB.